
Le Chiese di Ischia
Abbiamo raccolto per voi le chiese più belle di Ischia in quest’articolo.
Partendo dal borgo di Ischia Ponte con la Chiesa Cattedrale e quella dello Spirito Santo dove si conserva il culto legato al Santo Patrono Giovan Giuseppe della Croce, siamo arrivati a Sant’Angelo nella piccola e suggestiva Chiesa intitolata al Santo Guerriero, San Michele Arcangelo.
Non potevamo non menzionare la Chiesa più romantica dell’isola, quella del Soccorso, ricercatissima dalle giovane coppie di sposi, e quella di Santa Restituta a Lacco Ameno dove si celebra il culto di Restituta d’Africa, la Santa restituita dal mare.
Passando per la Chiesa di San Vito e quella di Santa Maria di Loreto vi abbiamo portato in cima del Monte Epomeo, lì dove si trova una chiesa interamente scolpita nella pietra di tufo.
La Chiesa del Soccorso (Forio)
La Chiesa del Soccorso si trova nel Comune di Forio d’Ischia, il più popoloso dell’isola.
I foriani hanno un rapporto davvero particolare con la religione, basti guardare i tanti ex voto di marittimi e pescatori lasciati alla Madonna del Soccorso per le grazie ricevute.
La Chiesa è situata su di un piazzale a picco sul mare davvero suggestivo, è qui che si assiste al più bel tramonto dell’isola.
Dalla particolare architettura, la Chiesa del Soccorso è conosciuta anche con il nome di Chiesa di Santa Maria della Neve.
Le scale in pietra, colorate da mattonelle rappresentanti scene della Passione e volti di Santi conducono a questa Chiesa dotata di un portale originario del ‘600.
Al suo interno, in una cappella situata sulla sinistra, un crocifisso di origini catalane risalenti al ‘500 restituito ai foriani dal mare.
Di rilievo i quindici puttini che adornano l’arco della Cappella; recentemente restaurati sorreggono i simboli della Passione. All’interno della sacrestia sono custoditi pezzi autentici di artigianato.
Alle spalle dell’altare una statua in legno molto antica raffigurante la Madonna del Soccorso.
Il pavimento maiolicato, il panorama così suggestivo e la sua storia, fanno di questa Chiesa la più ricercata dagli sposi provenienti da tutto il mondo.
La Cattedrale dell’Assunta (Ischia)
Per visitare la Cattedrale dell’Assunta bisogna recarsi all’interno del borgo di Ischia Ponte.
Situata anticamente all’interno del Castello Aragonese e distrutta dalle flotte inglesi, fu edificata all’interno del borgo, ma al suo interno vengono custoditi importanti reperti storici.
Un cancello protegge i tre ingressi della Cattedrale e la torre con il campanile, lì dove si rifugiava la gente di Ischia Ponte durante le incursioni dei pirati.
A volere la costruzione di questa Chiesa fu Pietro Cossa e molti individuano il volto di sua moglie su di una effige presente proprio al centro della navata.
Luminosissima grazie alle alte vetrate, la Chiesa presenta diversi dipinti risalenti al ‘700 e raffiguranti la vita della Madonna.
E’ in Sacrestia, però, che vengono custoditi i reperti dell’antica Cattedrale del Castello. Degni di nota sono il battistero, costruito con le macerie dei monumenti distrutti dagli inglesi e la fonte battesimale dove fu battezzato il Santo Patrono San Giovan giuseppe della Croce, al secolo Carlo Gaetano Calosirto.
Suggestiva l’immagine di Vittoria Colonna inginocchiata a pregare la cappella del Sacramento intitolata alla Madonna della Libera, la stessa che oggi troviamo all’interno della Cattedrale dell’Assunta.
La Chiesa dello Spirito Santo (Ischia)
All’interno del borgo di Ischia Ponte vi è anche la Chiesa dello Spirito Santo.
E’ al suo interno che si custodisce il culto del Santo patrono dell’isola, San Giovan Giuseppe della Croce, il Santo nato a Ischia. Situata su di una scalinata in pietra, fu costruita nel ‘600.
Costituita da un’unica navata presenta al suo interno tante reliquie legate al Santo delle “cento pezze”, San Giovan Giuseppe della Croce, appunto.
Diverse sono le opere d’arte al suo interno tra statue e particolari dipinti. Sull’altare spicca un crocifisso del 700 interamente in legno.
La Chiesa di Santa Restituta
La chiesa di Santa Restituta si trova nel Comune di Lacco Ameno.
Siamo nella piazza principale ed è qui che si acclama la Santa patrona dell’isola d’Ischia restituita sulle rive della spiaggia di San Montano direttamente dal mare. Inaugurata nel luglio del 1886, così come racconta la lapide posta sull’ingresso principale, la Chiesa presenta una sola navata con soffitto a cassettoni.
Particolarmente sentita è la festa della Santa, celebrata ogni 17 maggio con solenni processioni e una suggestiva rappresentazione che rievoca il suo arrivo sull’isola.
La Chiesa di San Vito (Forio)
La Chiesa di San Vito è situata nel Comune di Forio che riconosce questo Santo nel suo Patrono.
Di origini antiche, pare che questa Chiesa, fosse presente già nel 1306; nel ‘700 fu poi modificata la sua struttura originaria.
Ci troviamo nel centro storico del Comune turrita e i due campanili dalla copertura particolare ci indicano la presenza di questa Chiesa intitolata al giovane Santo, raffigurato sul portale, che salvò le viti ischitane da una terribile malattia. San Vito è raffigurato, infatti, con un grappolo d’uva tra le mani.
Il 15 giugno di ogni anno è grande festa a Forio tra celebrazioni liturgiche, giostre e bancarelle. Le campane, indicate come le più grandi dell’isola, suonano a festa: pare che queste furono costruite fondendo dei cannoni provenienti dalla vicina Napoli.
Diversi sono i pezzi d’arte presenti all’interno della Chiesa: tra questi il polittico ligneo risalente al XVI secolo su cui sono raffigurati i Santi con la Madonna delle Grazie, l’Annunciazione e la Crocifissione.
La pala d’altare, firmata dal rinomato artista locale Alfonso Di Spigna, nei suoi quattro metri per due è invece la più grande dell’isola e risale al 1745.
Tra le figure rappresentate la Vergine in Gloria con San Vito e Santa Caterina d’Alessandria, la Trinità e un panorama foriano.
Immancabile una statua raffigurante il Santo a cui è intitolata la Chiesa: San Vito è rappresentato a figura intera in argento e rame.
Basilica di Santa Maria di Loreto (Forio)
E’ sempre nel Comune di Forio che troviamo la Basilica di Santa Maria di Loreto.
Alcuni riti sacri sembrano essere fermi nel tempo e vengono portati avanti dalla gente di Forio di generazione in generazione.
E’ all’interno di questa Basilica davvero particolare che vengono custodite le statue usate per la suggestiva corsa dell’Angelo, una tradizione che si svolge a mezzogiorno di ogni Pasqua lungo la strada principale di Forio ormai da secoli.
L’edificio risale a prima del ‘700, ma il bellissimo pavimento maiolicato è di un secolo dopo. Un sagrato in pietra lavica conduce all’ingresso della Basilica, anch’esso in pietra.
Una volta all’interno lo sguardo è tutto sul coro ligneo disposto su tre file: il più bello dell’isola.
Guardando in alto, invece, lo sguardo è catturato dai quattro dipinti disposti sulle pareti laterali su cui sono raffiguranti le vite dei Santi e sugli otto dipinti ovali che riportano alla mente la Storia della Vergine.
Chiesa di San Michele Arcangelo
La Chiesa di San Michele Arcangelo è un piccolo gioiello del Borgo di Sant’Angelo situato nel Comune di Serrara Fontana.
Accessibile soltanto a piedi o approfittando di un passaggio di uno dei carrelli elettrici messi a disposizione dal Comune, la Chiesa di San Michele Arcangelo si trova sulla collina della Madonnella.
Dedicata anche al culto della Madonna Assunta fu edificata nell’800 per volere del primo parroco della zona, Don Giuseppe Iacono.
Modesta nella sua struttura custodisce la statua del Santo Guerriero a cui la gente di Sant’Angelo è profondamente devota. Imperdibile è la festa del 30 settembre che vede una davvero suggestiva processione via mare.
Rappresentato nel suo mantello rosso con un piede sulla testa di Lucifero, una spada nella mano destra e una bilancia in quella sinistra, la sua statua è custodita all’interno di una nicchia.
Non mancano preziosi ex voto come un dipinto risalente all’800 raffigurante la Madonna e il Bambino, un modo per dire grazie da chi riuscì a tornare al borgo nonostante la tempesta.
L’Eremo di San Nicola
Per raggiungere l’Eremo di San Nicola bisogna arrivare sulla vetta del Monte Epomeo.
Si tratta di uno degli esempi più antichi di architettura rupestre e visitarlo è davvero un’esperienza! L’eremo è infatti scavato all’interno di una pietra tipica dell’isola d’Ischia: il tufo.
Anticamente rifugio per gli isolani attaccati continuamente dai saraceni, era raggiungibile soltanto a piedi oppure sul dorso di un cavallo o di un asinello.
Nel ‘400, invece, divenne luogo per il ritiro delle monache, a volerlo fu la nobildonna Beatrice Quadra, ma essendo un luogo difficilmente raggiungibile, le suore si trasferirono, poi, al Castello Aragonese. Recentemente restaurato è stato riaperto nel 2015.
Le sue mura, però, continuano a raccontare l’affascinante storia di Giuseppe d’Argouth che, per un voto a San Nicola, si ritirò sull’eremo.